La natura preferisce andare “dritto” o “storto”?
- Agostino Ciusani
- 6 lug
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 24 lug

Nel 1896 si svolsero ad Atene, in Grecia, i primi Giochi Olimpici moderni. Durante questo evento fu richiesto agli atleti di correre in senso orario durante le gare su pista. Questo provvedimento fu accolto con molte lamentele da parte degli atleti e fu a causa di queste lamentele che il Comitato Olimpico si riunì nel 1913 e stabilì l'attuale regola direzione antioraria nella corsa su pista. Anche le gare di Moto e Formula 1 prediligono la rotazione antiorario (Simone, 2009).
Molti esperti (educatori fisici, biologi, esperti di biomeccanica, fisiologi e storici) hanno provato a trovare una spiegazione a questo fenomeno fornendo diverse teorie (Anthony, 2012).
Da un punto di vista storico, la leggenda narra che le corse dei carri allo stadio del Circo Massimo di Roma, nel VI secolo a.C., si svolgevano tradizionalmente in senso orario, fino a quando uno sfortunato concorrente si ribaltò e colpì accidentalmente l'imperatore. Il mal capitato fu immediatamente giustiziato da Nerone e il giorno successivo tutte le corse si svolsero in senso opposto, cioè in senso antiorario. Potrebbe essere stata una decisione arbitraria, ma col tempo è diventata una tradizione. Alcuni fanno risalire la tradizione di correre in senso antiorario alla mitologia greca (Bredesen, 2005).
Per la maggior parte delle persone il modo più naturale di vedere le cose è da sinistra a destra: come leggere, scrivere, osservare lo scorrere di un paesaggio. Gli spettatori delle antiche gare olimpiche volevano vedere i corridori passare da sinistra a destra. Per farlo, i corridori dovevano correre in senso antiorario.
Da uno studio di Soldjablue (2007) è stato rilevato che nelle partite di FIFA su Xbox e PlayStation, il gioco è più fluido quando la propria squadra attacca da sinistra a destra dello schermo, rispetto il viceversa.
Peter Brown di Sheffield sostiene che "a causa dell'effetto della rotazione terrestre, un atleta che corre in senso antiorario avrà un leggero vantaggio. Nell'emisfero australe questo effetto si inverte, ma poiché lo sport è cresciuto nell'emisfero settentrionale, le gare in senso antiorario sono rimaste, nonostante lo status internazionale dell'atletica. A riprova di questo fenomeno, nessuno degli attuali record mondiali su pista è stato stabilito a sud dell'equatore. La domanda è: se i Campionati del Mondo dovessero mai tenersi nell'emisfero meridionale, la IAAF deciderebbe che le gare su pista dovrebbero essere disputate in senso inverso?" (Brown, 2011).
In natura sono numerosi i fenomeni che si muovono in senso antiorario, ad esempio: la struttura molecolare degli aminoacidi, la forma delle conchiglie, la direzione di rotazione di tutti i pianeti (tranne Venere e Urano) e la direzione orbitale della Terra intorno al Sole.

Il fenomeno fisico dell'effetto Coriolis, se visto dall'alto del polo nord della Terra, fa sì che la Terra ruoti in senso antiorario, che orbiti intorno al Sole in senso antiorario e che la Luna orbiti intorno alla Terra in senso antiorario (Sprott, 2000). In realtà, ogni pianeta orbita intorno al sole in senso antiorario. Tutti i pianeti, tranne Venere e Urano, ruotano in senso antiorario e tutte le lune principali, tranne Tritone, orbitano intorno al loro pianeta in senso antiorario.
Da un punto di vista evoluzionistico, l'adozione della postura eretta (posizione bipede) ha cambiato completamente il modo in cui l'uomo si muove nello spazio, si nutre, trasporta oggetti, ecc. In una situazione di pericolo, portare il bambino con entrambe le braccia ostacolava i movimenti, così l'uomo iniziò a portarlo sul petto sinistro (effetto calmante del battito cardiaco) sostenuto dal braccio sinistro e usò il braccio destro per spingere e correre meglio (Berk, 2006), dando inizio ad una asimmetria funzionale tra lato destro e sinistro.
Attraverso vari studi, i fisiologi hanno osservato che i destrimani tendono ad avere i muscoli delle braccia e delle gambe più sviluppati sul lato destro rispetto al sinistro. Questo dà loro un vantaggio quando corrono su una pista in senso antiorario, perché permette alla gamba più potente di rimanere all'esterno, facilitando le curve. Quando si corre in senso antiorario, si compiono passi più lunghi con la gamba destra, il che consente una maggiore propulsione e velocità nelle curve. Gli scienziati concordano sul fatto che la maggior parte di noi ha una dominanza a destra sia dell’arto superiore che di quello inferiore (Kosog, 1999). Per il 90% delle persone destrimane, la svolta a sinistra è più naturale e più facile da affrontare.
Biomeccanicamente, spingere è più facile che tirare. Quindi, quando il lato destro spinge, il lato sinistro, più debole, si ritira automaticamente. A causa della leggera differenza nella lunghezza del passo, una persona dominante destra girerà verso destra più facilmente. Mentre una persona dominante a sinistra vira verso sinistra (Stockton, 2009).
Interessante osservare anche c’è l’indicazione sanitaria di costruire giostre che ruotino solo in senso antiorario. Le scale delle torri dei templi hanno solo curve a sinistra per salire.

Cosa centra tutto questo con il lavoro sul corpo?
Il concetto di simmetria di forma e di funzione nel lavoro con il corpo è spesso argomento di dibattito, da un punto di vista diagnostico e terapeutico. Sono molti gli operatori e le discipline che enfatizzano la ricerca della simmetria. Come abbiamo potuto osservare sembra proprio che in natura nulla abbia la tendenza a funzionare simmetricamente, ma ci sia sempre una predilezione direzionale. L’imposizione di una simmetria potrebbe derivare più da una esigenza mentale che da un’osservazione del fenomeno naturale. Avremo sempre un occhio e un arto dominante che indurranno delle differenze morfologiche e di funzionamento tra i due lati.
Dalle osservazioni del dr Marco Forte, un corpo in cui non sono presenti lesioni funzionali (alterazioni del movimento intrinseco tissutale, quindi in perfetto equilibrio) si pone naturalmente in una posizione asimmetrica chiamata torsione destra (secondo la terminologia osteopatica cranio-sacrale). Interessante osservare che in tale condizione il corpo esprime dei movimenti antiorari di alcune strutture (es: occhi, ombelico, perineo) se localizzato nell’emisfero settentrionale. Diventano orari se invece si trova in quello meridionale (generando una torsione sinistra).
Secondo la statistica del prof. Bernard Bricot nell'emisfero nord è più comune trovare la gamba corta a sinistra, il blocco del perone a destra e l'occhio dominante a sinistra. Nell'emisfero su esattamente il contrario.
Anche se forziamo un corpo verso la simmetria (attraverso posture, esercizi o shock neuromodulatori come le manipolazioni HVLA), esso manterrà sempre “l’informazione asimmetrica” (poiché è la sua informazione naturale) e gradualmente ripresenterà la propria asimmetria.
Allora quale può essere la visione diagnostica e clinica? Ristabilire la capacità funzionale, ossia la libertà e possibilità di esprimere movimento all’interno di una naturale asimmetria.
La simmetria, soprattutto nell’espressione di movimento “esterno” biomeccanico, può essere utilizzata come strumento ma non come scopo.
Dott. Agostino Ciusani

%20(1).png)




!["Come RESETTARE le informazioni alla base dello SCOMPENSO MECCANICO [MEDICINA MANUALE FUNZIONALE FMF]"](https://static.wixstatic.com/media/4bfe5d_9a04be3f25164baf8568cd0f102cc8a0~mv2.jpeg/v1/fill/w_980,h_1307,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/4bfe5d_9a04be3f25164baf8568cd0f102cc8a0~mv2.jpeg)
Commenti